Ischia - Casamicciola - dissequestro dell'immobile Santa Maria della Misericordia
Casamicciola Terme - Il Giudice Angelo Di Salvo del tribunale di Napoli, sezione staccata di Ischia ha ordinato che a cura del Comandante della stazione Carabinieri di Casamicciola Terme venga eseguito l’immediato dissequestro e la restituzione all’avente diritto Pio Monte della Misericordia del complesso immobiliare, già destinato a stabilimento termale, detto S.Maria della Misericordia o Terme del Gurgitello. Inoltre vista l’ordinanza firmata dal Sindaco D’Ambrosio in ottobre, con la quale si rappresenta la contingibile urgenza di mettere in sicurezza l’area, il dott. Di Salvo ha disposto che le comunicazioni di rito in merito al deciso, venissero fatte alle autorità territoriali di competenza al fine di procedere alle assunzioni di tutte le procedure necessarie per la tutela della pubblica e privata incolumità. Il provvedimento giunge in maniera quanto mai opportuna viste le recenti trattative intavolate tra l’Ente morale ed il Municipio verso la definizione di un progetto concreto e progressivo volto al definitivo recupero della struttura, divenuta in questi decenni un cancro insanabile ed oseremmo dire vergognoso per una comunità che vanta pretese di sviluppo turistico ed economico. Un recupero sinora reso pressoché impossibile dalle controversie e dalle problematiche intercorse tra lo stesso Pio Monte e la società La Nizzola srl, a cui parte dei suoli era stata concessa nel 1984 con diritto di superficie per una durata cinquantennale, trasferendole per la pari durata i complessi edilizi che ivi insistono, ed in seguito con altre società satellite verso cui si era cercato di trasferire tali titoli e diritti ampliandone addirittura la portata e gli effetti. Così il Tribunale, letta l’istanza presentata dall’Ente Pio Monte della Misericordia nella persona del suo Soprintendente Paternò, ne accoglie i termine con i quali l’Ente ha richiesto la restituzione previo dissequestro del complesso immobiliare S.Maria della Misericordia.
SEQUESTRATO NELL’APRILE 1999
Il complesso che domina il lungomare casamicciolese era stato sottoposto, infatti, a sequestro preventivo penale il 14 aprile del 1999, nei confronti di Mazzella Gaetano, ora deceduto, legale rappresentante della Grandi Albeghi srl. Quest’ultima nel gennaio 1996, quando il Pio Monte azionò la procedura di risoluzione del contratto, grazie al cosiddetto lodo Bonadies si era inserita nel procedimento giudiziario intercorso con La Nizzola, rivelatasi inadempiente e condannata nel 2004 con decorrenza giugno ’84 alla restituzione dei beni sempre dal Tribunale di Napoli. Il lodo Bonadies, avanzato come pretesa di proprietà dei beni in questione, è stato ritenuto totalmente inefficace nel merito visto che afferisce alla controversia tra la Circide sas, La Nizzola Spa e Mazzella Gaetano per la Grandi Alberghi in riferimento al trasferimento per cinque miliardi di lire del complesso immobiliare che in realtà era ed è del Pio Monte e datato sempre, guarda caso 1996. A ciò diede risoluzione con sentenza del 12.02.1999, irrevocabile il 7.02.2002 la Corte di appello di Napoli. Così giunse nelle more dei vari procedimenti il 14 aprile del 1999 il sequestro preventivo penale del Santa Maria della Misericordia nei confronti del Mazzella Gaetano che nel corso della detenzione dell’immobile aveva eseguito opere edilizie abusive, reati poi estinti lo scorso anno per morte del reo. Da qui il primo dissequestro e la prima restituzione agli aventi diritto ed in seguito il nuovo sequestro a maggio del 2007. La Grandi Alberghi srl, forte della decisione del Tribunale di Napoli che ebbe a rigettare in forma interlocutoria l’analoga richiesta del Pio Monte dello scorso 23 maggio, aveva replicato al predetto Ente ritenendo che dovesse ritenersi nullo il ricorso proposto, e che anzi lo stesso doveva essere condannato alla rifusione delle spese dovendosi accogliere le tesi della comparente società insieme a quella subordinata di usucapione. Il provvedimento Di Salvo in questo modo scioglie ad oggi la riserva formulata all’udienza camerale del 19 dicembre passato sulla base di elementi probatori non valutati nel maggio 2007, quando non fu accolta l’istanza. Ora l’immobile dissequestrato torna nella piena disponibilità dell’Ente morale che potrà disporne in maniera autonoma e speriamo produttiva anche per la nostra comunità.