ISCHIA, FESTE, TRADIZIONI, FOLCLORE.
Nel corso dell’ anno, in concomitanza di ricorrenze religiose e usanze tradizionali, la popolazione di Lacco Ameno d’ Ischia partecipa in modo corale alla celebrazione di riti antichi che traggono spunto da avvenimenti liturgici o semplicemente da episodi e credenze popolari spesso drammatizzati dalla ricca fantasia degli organizzatori. Queste celebrazioni si tramandano dalla notte dei tempi, ma con il passare dei secoli hanno subito degli adattamenti, delle trasformazioni e anche delle aggiunte secondo il mutato costume delle società tenendo conto dei cambiamenti profondi avvenuti nella cultura della popolazione.
Sono state inoltre introdotte nel recente calendario delle festività di Lacco Ameno d’ Ischia manifestazioni artistiche, culturali e cosiddette dell’ effimero motivate dalla necessità di offrire ai residenti e ai turisti svaghi e attrattive importanti per la socializzazione, per il tempo libero e per la promozione del teatro, della musica, della musica, della letteratura e delle arti figurative.
La celebrazione più sentita dei Lacchesi è senza dubbio quella delle festività di Santa Restituta, organizzata ininterrottamente da secoli da un apposito comitato a cui collabora tutta la cittadinanza con offerte economiche e contributi personali di vario genere.
Si tratta della festa religiosa più bella dell’ isola d’ Ischia, che cade nella primavera inoltrata ( 17 maggio ), quando la natura isolana, svegliatasi dal lungo letargo invernale, è tutta un trionfo di luci, di colori, di profumi campestri, di fresche brezze marine, di rosseggianti tramonti.
Lacco Ameno d’ Ischia è in fermento fin dall’ otto di maggio, giorno dedicato alla Madonna del Rosario e all’ apertura del solenne Novenario, in onore della martire africana. Il Santuario è stato addobbato con serici drappi damasco; il trono della santa guarnito di velluti merlettai, l’ altare maggiore è diventato una serra profumata di candidi gigli per ricordare il sacrificio della vergine venuta dalla terra d’ Africa. Il venerato busto ligneo policromo, ricoperto per l’ occasione di una vera cascata di monili d’ oro, richiama dagli angoli più lontani dell’ isola d’ Ischia i suoi devoti. Le celebrazioni liturgiche si svolgono con un fasto singolare: il clero ischitano, i canonici della Cattedrale, il vescovo della Diocesi vestono i paramenti più sfarzosi, sbalzati in oro e argento e tempestati di fiori ricamati in sete multicolori. L’ orchestra e i cantori intonano le note solenni del Perosi e del Vittadini, mentre una fiumana di popolo fa ressa da ogni parte, cantando l’ inno secolare a Santa Restituta.
L’ antica consuetudine spinge fanciulli e fanciulle ad accostarsi per la prima volta ala messa eucaristica o a ricevere la cresima dal vescovo proprio in occasione di questa festosa ricorrenza.
Un’ altra antichissima usanza è quella legata alla processione via mare che si svolge il 17 maggio con navi traghetto partendo dalla rada di Lacco Ameno d’ Ischia ed arriva al porto di Casamicciola Terme sempre ad Ischia. Le navi ( ma anche piccole barche cariche di fedeli ) imbandierate e con il gran pavese seguono il simulacro della Santa, costeggiando il lungo mare delle 2 cittadine fra salve di mortai e iridescenti cascate di bengala. Nella piazza Marina il vescovo d’ Ischia, dopo il tradizionale indirizzo di saluto e l’ omelia, impartisce la benedizione, poi il corteo di autorità e fedeli, preceduto dalle bande musicali ritorna a Lacco Ameno d’ ‘Ischia percorrendo la statale. Nelle prime ombre della sera, ecco accendersi, come d’ incanto, fantasiosi archi luminosi, mentre sulle placide onde del mare galleggiano migliaia di fiammelle pazientemente preparate dai ragazzi di Lacco Ameno d’ Ischia. Il rientro della Santa è salutato in piazza dal festoso sparo di fuochi pirotecnici.
Di più recente istituzione è, invece, la rappresentazione drammatizzata dallo sbarco di Santa Restituta nella baia di San Montano, che si svolge il 16 maggio. Pochi efficaci “quadretti “, con l’ incendio della barchetta da parte dei carnefici e la processione sulla spiaggia ricoperta di candidi gigli riassume fedelmente la leggenda tramandata da secoli.
Un’ altra bella cerimonia religiosa – che ha subito diverse varianti – si svolge il venerdì antecedente la Pasqua e rievoca la morte e passione di Gesù. Qualche anno fa questa drammatizzazione veniva tenuta nella singolare cornice di Villa Arbusto, in uno scenario naturale ricco di fascino e suggestione. Molti giovani in costume recitavano su di un grande palcoscenico all’ aperto, appositamente allestito, presentando i momenti salienti della Passione, della via crucis e della crocifissione di Gesù. Sulla vicina collinetta, fra le rocce vulcaniche e gli alberi di ulivo, 3 croci stavano a rappresentare il Golgota. Oggi lo spettacolo viene presentato in Piazza Santa Restituta a conclusione della via crucis che si svolge lungo il corso Angelo Rizzoli. Nella mattinata della domenica di Pasqua, poi, sempre in piazza, ha luogo la tradizionale “Corsa dell’ angelo”; rievocazione dell’ annuncio della resurrezione di Gesù.
Fra le ricorrenze va in fine ricordato il giorno del martedì grasso antecedente le Ceneri ( Carnevale per intenderci ), salutato a Lacco Ameno d’ Ischia con una divertentissima sfilata di maschere organizzata dalle scuole.
Un ultimo accenno va fatto alle manifestazioni artistiche, culturali e di folclore che si svolgono a Lacco Ameno d’ Ischia soprattutto nel corso del periodo estivo.
Mostre di pittura, concerti musicali nel parco di Villa Arbusto, simposi e congressi internazionali presso l’ Auditorium dell’ Hotel Regina Isabella e, dulcis in fundo, gli annuali “Incontri nel Verde” dove si avvicendano una serie di spettacoli, fra cui la rassegna letteraria “Libri d’ amare”.
Per il terzo anno consecutivo, infine, l’ Accademia Internazionale Arte Ischia, presieduta da Giancarlo Carriero, organizza con la supervisione di Pascal Vicedomini “l’Ischia Global Fest”, rassegna del Cinema Internazionale, con l’ intervento di registi, attori, produttori, personalità dello spettacolo provenienti da tutto il mondo.