La principale attivita' economica di Ischia e' senza dubbio il turismo, che la tiene impegnata da aprile a settembre con punte massime di affluenza nei mesi di luglio ed agosto.I visitatori sono attratti dalle bellezze naturali dell'isola, ma questa deve la sua fama essenzialmente alle sorgenti termali e termo-minerali di cui abbonda.Strettamente legate alla natura vulcanica dell'isola, queste acque hanno ricche proprieta' curative, largamente apprezzate sin dai tempi piu' antichi, in particolare dai Romani. Plinio elogia l'isola nella sua "Storia naturale" e riferisce che lo stesso Omero ne aveva fatto menzione nell'Iliade.Oltre alla fortuna di poter disporre di un bene naturale cosi' prezioso, ed un ottimo clima, all'isola bisogna sicuramente riconoscere il merito di aver realizzato un'attivita' turistica efficiente ed impeccabile sotto tutti i punti di vista. Accoglienti stabilimenti termali sono sparsi un po' dappertutto, ma i migliori sono situati a Casamicciola, Lacco Ameno e Forio.La seconda attivita' in ordine di importanza e' l'agricoltura. L'isola e' infatti fittamente coltivata a vigneti, uliveti e frutteti nella fascia costiera, e cereali nell'interno. Coltivazioni a terrazza sono state ricavate sulle pendici del Monte Epomeo e dei colli. La rigogliosa vegetazione della isola le ha meritato l'appellativo di "Isola Verde"; particolarmente estesa e' la macchia mediterranea, che vanta una notevole varieta' di arbusti; molto fitti sono inoltre i boschi di castagni e di pini.Abbastanza diffusa e' la pesca, nonostante il crescente impoverimento del mare.Fra le altre attivita' si ricordano inoltre l'estrazione delle pomici trachitiche, la produzione della ceramica a Casamicciola e la lavorazione della paglia a Lacco Ameno.La cucina ischitana e' largamente derivata da quella napoletana ed e' principalmente a base di pesce. Fra le specialita' locali si annoverano la zuppa di pesce, la frittura di triglie e calamari, la parmigiana di melanzane ed il coniglio alla ischitana.Degna di rilievo e' la viticoltura praticata sin dai tempi piu' antichi; gli Etruschi infatti chiamavano Ischia "Terra delle viti". La produzione locale include vini di ottima qualita', fra cui il rosso d'Ischia, che e' considerato uno dei migliori rossi italiani. Fra i vitigni si ricordano il San leonardo, coltivato a uva bianca, il Per 'e palummo, il Barbera e il Cannamele coltivati a uva nera.