ISCHIA, L' ARTE SULL' ISOLA
Nel corso dei secoli tantissimi scrittori, filosofi e poeti hanno soggiornato ed amato Ischia e la sua natura. A Casamicciola Terme, Enrico Ibsen, durante una vacanza, abbozzò il Peer Gynt, Alphonse de Lamartine qui ha scritto anche la Graziella, il romanzo dedicato ad un amore giovanile procidano dell' artista.
Il filosofo Benedetto Croce perse i genitori nel terremoto del 1883, riuscendo a stento a salvarsi. Tra i grandi della letteratura italiana vi è il Boccacio, che qui ambienta la sesta novella del suo Decamerone. Ma l'elenco è vastissimo: Berkley, Auden, Morante, Stendhal, Shelley, de Musset, Taine, Verga, Maupassant, Nietzsche, Steinbeck, Pasolini, Capote, Montale, Brodskij. E come non citare anche Luchino Visconti, Eduardo De Filippo, William Walton.
Dopo Cesare Calise, manierista del seicento e Alfonso Di Spigna del settecento, i cui quadri sono esposti in varie chiese dell' isola d' Ischia, l' artista più importante dell' ottocento è sicuramente lo scultore Giovanni Maltese, le cui opere sono esposte al museo del Torrione a Forio. La presenza di grandi nomi dell' arte del 900 ha incentivato sull' isola d' Ischia una vera e propria scuola di artisti locali. Per una breve illustrazione dei personaggi più apprezzati occorre partire da una famiglia di artisti: De Angelis. Luigi De Angelis ( 1883 - 1966 ), un barbiere autodidatta diventa capostipite di una scuola: si apprezzano anche le opere dei figli Francesco e Federico, e del nipoteGiovanni, scultore. Vincenzo De Angelis, un barbiere che a 40 anni decide di iniziare a dipingere, da autodidatta. A scoprirlo nella sua bottega Ischitana, Hans Purrmann un pittore tedesco che con levye Moll aveva fondato le celebre scuola di Matisse.
Negli anni 30 e 40 si valorizza anche l' arte dei fratelli Colucci, Vincenzo e Eduardo Maria, pittori bohemien. La loro casa, anzi la " casarella" sul porto diventa un vero e proprio cenacolo di artisti. A rinnovare l' arte della scuola di Posillipo ci pensano invece Vincenzo Funiciello, Matteo Sarno e Federico Variopinto. Negli anni 50 e 60 gli artisti di Ischia Ponte sono Mario Mazzella, uno dei migliori interpreti dello stile Ischitano, la cui pittura ci immerge in un mondo contemplativo e Aniello Antonio Mascolo, interprete dell' animo e della tradizione popolare. Un bassorilievo di Mascolo si può notare sulla facciata della chiesa dello Spirito Santo.
Sempre in quegli anni inizia a dipingere anche gabriele Mattera, un' artista particolarmente raffinato. a Forio emergono altri interpreti della scuola isolana: Michele Petroni, detto " Peperone", Bolivar Patalano, artista foriano che per un periodo visse con la pittrice svizzera Lelò Fiaux, Aldo Pagliacci e gino Coppa che fa dei motivi etno - antropologici soprattutto africani il canovaccio principale della sua pittura. Succesivamente raccolgono il testimone Giovanni di Costanzo ( scultore ), Mario Capuano ( Mariolino), antonio Macrì, Filippo Cuanciarelli e Raffaele Di Meglio, in arte "Monna Lisa" e raffaele Iacono.
L' ultima generazione vede impegnati Davide Curci, Massiniliano Venia, Giovanni Lubrano e Antonella Buono. Le gallerie da visitare sono sicuramente lo studio di Mario Mazzella, la Galleria Ielasi ad Ischia Ponte e la galleria Del Monte a Forio.