ISCHIA, LA SUA NATURA VULCANICA
Per la sua natura vulcanica, Ischia si collega geneticamente alla zona dei Campi Flegrei che si estende a occidente di Napoli e che si protende nel mare con il promontorio di Torregaveta di cui le isole di Procida e di Ischia sono il naturale prolungamento.
Ischia è costituita quasi interamente da rocce vulcaniche che culminano nel Monte Epomeo, il più alto dell' isola d' Ischia con i suoi 788 metri.
L' eruzione vulcanica più antica di cui si abbia notizia risale al 2200 a.C. Plinio e Strabone parlano di una eruzione che nel VI secolo a.C. avrebbe costretto gli antichi ad abbandonare l' isola d' Ischia. Fenomeni vulcanici di grande intensità si susseguirono a intervalli di secoli fino al 1301 o 1302, quando in corrispondenza dell' attuale località di Fiaiano si aprì una vasta spaccatura. Ne sgorgò un' abbondante colata lavica che scese fino al mare formando la punta la Punta Molina e distruggendo gli insediamenti esistenti. Fu l' ultima grande eruzione: i suoi effetti sono ancora riconoscibili nella Lava di Arso o Cremato.
Fenomeni di vulcanismo secondario sono le numerose sorgenti termali e minerali che si trovano sull' isola d' Ischia e che fin dall' antichità furono rinomate per le loro proprietà curative.
La natura vulcanica di Ischia è confermata anche dai numerosi terremoti e movimenti orogenetici che sconvolsero l' isola nel corso dei secoli. Tra quelli recenti il più disastroso fù il terremoto che il 28 Luglio 1883 distrusse Casamicciola.