Ischia Barano prima raccolta differenziata
C’è stato chi si è presentato nel luogo stabilito a prima mattina, anche in anticipo rispetto alle sette e mezza indicate come orario d’inizio della raccolta. Con il sacchetto già confezionato, pieno di lattine e vaschette di alluminio, barattoli di metallo, bottiglie schiacciate, bicchieri, flaconi di detersivo, buste e involucri di plastica di ogni genere. Tutta roba che fino a pochi giorni fa finiva nel mucchio indistinto dell’immondizia quotidiana, insieme ai resti di cucina, ai barattoli di vetro, alle scatole della pasta, agli scarti della verdura appena cucinata, alle bucce delle arance e ai torsoli di mela. E poi dentro i cassonetti sistemati lungo le strade o, come nelle ultime settimane, anche fuori, sulle cataste puzzolenti che s’ingrossavano a vista d’occhio, segno evidente dell’emergenza che, dopo aver messo in ginocchio Napoli e i paesi vicini, era scoppiata anche sull’isola d’Ischia. Anche a Barano, dove per la situazione si era fatta decisamente grave per l’impossibilità di conferire in terraferma e per la mancanza di aree dove “parcheggiare” temporaneamente i rifiuti. E’ stato in quei giorni, davanti alle strade trasformate in discariche, allo sconcio che s’ingigantiva e al bollettino di guerra che giornali e televisione rilanciavano da tutta la Campania, che si sono create le premesse per la risposta di ieri. Una prima risposta di civiltà, di concretezza, di buona volontà che tanti cittadini hanno dato alla campagna appena avviata dal Comune di Barano per effettuare la raccolta differenziata sull’intero territorio comunale. E quella di martedì è stata una giornata importante, per impostare la nuova organizzazione del servizio di raccolta e soprattutto per verificare il grado di partecipazione della cittadinanza. Che è stato alto, decisamente al di là delle aspettative.