Ischia, Lacco Ameno
Fu qui, precisamente sulla colina di Montevico, che si stanziarono i Greci Eubei approdati sull’isola d’Ischia, dando vita alla prima colonia in Occidente della Magna Grecia. In ogni epoca questa località è stata famosa solo per l’amenità dei suoi paesaggi, che ne giustifica il nome, ma per le straordinarie qualità delle sue acque termo – minerali radioattive ritenute, da eminenti scienziati, di assoluto valore scientifico. Il paese si sviluppa prevalentemente nella zona prospiciente il lungo mare dal quale si può ammirare il caratteristico Fungo, uno scoglio dalla forma particolare, divenuto ormai il simbolo della cittadina.Sul lungomare è possibile visitare la Chiesa di Santa Maria delle Grazie purtroppo soffocata dall’edilizia circostante: l’edificio si sviluppa principalmente lungo l’asse longitudinale, su cui insistono addirittura due cupole. Nel centro di Lacco Ameno è opportuno fare una visita al Santuario di Santa Restituta. La costruzione di un edificio molto più antico, a sua volta costruito, intorno al 1036 sulle fondamenta di un’antica basilica paleocristiana.Sotto il santuario si può visitare il Museo di Santa Restituta, che occupa un’aria di circa 1550 mq, distinta in due piani. Il piano superiore comprende tre sale con l’esposizione di suppellettili, ex voto d’argento, dipinti, parametri sacri, pastori da presepio, reliquiari, croci professionali, messali, statuine del settecento e dell’Ottocento napoletano, ceramiche medievali.L’area archeologica sottostante è divisa in quattro settori che costituiscono un piacevole itinerario storico – archeologico. Nel I settore sono raccolti i reperti della zona industriale greca: impianti di fornaci, officine per la lavorazione dell’argilla, vaschette di decantazione, tutti databili dal VII al II sec. a. C. Nel II settore troviamo resti di mura in opera reticolata, visibili sul fondo; sepolcri intagliati sul pavimento romano e un altarino di pietra locale che protegge un’urna con reliquie di Santa Restituta. Un’ampia sala sotterranea sistemata a museo nel III settore raccoglie i segni della presenza della vita dei primi coloni greci. Oltre i reperti di Pithecusa si trovano materiali geologici fossili, schiume di lave vulcaniche, forme litoidi di idoli, ossidiana, raschiatoi, selci. Nel IV settore c’è il cimitero paleocristiano.