Ischia Vulcanismo
Vulcanismo di età inferiore a 10.000 anni
Il terzo periodo di attività è cominciato circa 10.000 anni fa, dopo un periodo di stasi relativamente lungo, ed è proseguito anche in epoca storica con una serie di eruzioni, di cui l’ultima avvenuta nel 1302 d.C. determinando la formazione della colata lavica dell’Arso. Questo periodo è stato caratterizzato da un’intensa attività vulcanica sia effusiva che esplosiva. La maggior parte dei centri eruttivi attivi in questo periodo è situata nella depressione posta ad est del M. Epomeo e comprende Selva del Napolitano, M. Trippodi, Costa Sparaina, area di Cantariello, Posta Lubrano, M. Rotaro, Fondo d’Oglio e Montagnone, Punta La Scrofa, Cafieri, S. Alessandro, Ischia Porto, Vateliero, Cava Nocelle, Molara, Arso e Fondo Bosso. Solo alcuni centri, come ad esempio quelli da cui si sono originati la colata lavica di Zaro e il deposito piroclastico dell’unità di Chiarito, sono ubicati al di fuori dell’area descritta.
L’isola d’Ischia rappresenta la porzione sommitale di un apparato vulcanico che si erge per circa 900 m dal fondo della parte nord-occidentale del Golfo di Napoli. Essa copre un’area di circa 46 km2 e raggiunge un’altezza massima sul livello del mare di 787 m, in corrispondenza del M. Epomeo, situato nella parte centrale dell’isola.
L’attività vulcanica dell’isola, così come quella di tutto il Distretto Vulcanico Flegreo, è connessa con le fasi tettoniche a carattere distensivo che hanno caratterizzato l’evoluzione del margine tirrenico della catena Appenninica tra il Pliocene ed il Quaternario. Tali fasi hanno generato faglie orientate in direzione NE-SW e NW-SE, che hanno determinato la formazione del graben della Piana Campana, a sua volta smembrato in una serie di strutture minori da horst e graben (Bartole, 1984; Bartole et al., 1984; D’Argenio et al., 1973, Finetti e Morelli, 1974; Ippolito et al., 1973; Ortolani e Pagliuca, 1987).
L’isola è costituita da rocce vulcaniche, da depositi di frane e, subordinatamente, da rocce sedimentarie terrigene (cfr. carta geologico-strutturale schematica).
Le rocce vulcaniche variano in composizione da trachibasalto a latite, trachite e fonolite. Le rocce più abbondanti sono trachiti e trachiti alcaline.