Ischia - controllo dei nas
Ischia - I Nas del comando regionale dell’Arma dei Carabinieri sono giunti nella giornata di ieri sull’isola d’Ischia per compiere una serie di controlli in diverse attività commerciali, alberghiere e di ristorazione. Un controllo necessario e di “routine” per verificare se vi sono state anomalie, infrazioni alla legge e se gli alimenti sono conservati in modo da non nuocere alla salute dei cittadini. E’ stato un lavoro lungo, che ha occupato l’intera mattinata e parte del pomeriggio. Per confezionare gli atti, per stilare i verbali delle numerose violazioni riscontrate e trasmettere il tutto all’autorità giudiziaria competente per gli ulteriori atti. A coordinare le operazioni il capitano Luigi Mauro, comandante della Compagnia di Ischia, che si è avvalso della collaborazione degli uomini del Nucleo operativo, delle varie stazioni disseminate sul territorio. Sono stati fatti anche dei controlli per accertare se vi sono stati da parte di alcuni titolari di attività commerciali aumenti sconsiderati ed ingiustificabili di alcuni prodotti di necessità. Un’operazione ad ampio raggio, i cui risultati saranno resi noti quanto prima. Solo all’atto del deposito delle risultanze verranno ufficializzate le attività che sono state visitate, quante irregolarità contravvenzionate e quanti titolari sono stati denunciati in stato di libertà alla procura della Repubblica. Un lavoro che ha costretto i militari a chiudere i verbali di ispezione solo nella tarda serata di ieri, dovendo scrivere sui numerosi accertamenti. E’ stato un blitz “inaspettato”, nessuno si sarebbe mai immaginato che in pieno inverno e con molte attività chiuse, giungessero gli uomini del Nas con al seguito i carabinieri della locale Compagnia. Controllate anche strutture alberghiere, anche quelle che al momento hanno chiuso l’attività per riprenderla prima delle festività pasquali. Una verifica niente affatto inutile, in quanto gli uomini del Nucleo antisofisticazioni dell’Arma hanno voluto accertare che le attrezzature utilizzate per la somministrazione di alimenti agli ospiti siano state conservate secondo il criterio stabilito dalla legge, in modo da non arrecare al momento del loro riutilizzo particolari danni. Non è la prima volta che i Nas fanno visita all’isola d’Ischia. L’ultima volta che sono sbarcati risale all’estate scorsa. Ad essere interessate soprattutto attività commerciali, tra le più “esposte” sul territorio, in particolare quelle che si affacciano sul porto, su alcuni tratti di spiaggia ed anche supermercati. Nell’elenco che riportammo di coloro che furono visitati, molti vennero segnalati all’autorità giudiziaria per gravi inefficienze strutturali e sanitarie, altri ancora soltanto contravvenzionati per la non “perfetta” conservazione di alimenti. E solo per coloro che custodivano ancora prodotti scaduti, si è tramutato il tutto con una segnalazione alla magistratura ed in particolare ai sindaci territorialmente competenti, al fine di valutare la necessità o meno di disporre la chiusura temporanea delle attività. Ma a quanto pare, nessun provvedimento di tal genere è stato mai adottato, ma solo la minaccia di procedere alla sospensione salvo che non si fossero adeguati alle norme previste dalla legge. Per il resto è rimasto tutto come prima, ecco perché si è reso necessario un secondo blitz a pochi mesi di distanza, per valutare se i commercianti, gli albergatori, gli imprenditori che somministrano bevande e alimenti si sono adeguati alle attuali norme vigenti.