Ischia, il museo di Pithecusa
Il Museo di Pithecusa è diviso in diverse sezioni che contengono i reperti più significativi degli scavi di Pithecusa e di Aenaria. Nella prima sala possiamo ammirare i reperti del periodo Neolitico Medio Superiore ritrovati in località Cilento e Castiglione: pesi in terracotta, lame di coltelli, e schegge di utensili di selce e di ossidiana, un vetro nero che proviene dall’isola di Palmarola e un raschiatoio rivenuto a Forio.Nelle vetrine 3 e 6 sono esposti i materiali risalenti all’età del bronzo e alcune testimonianze della presenza dei micenei. La ceramica di Monte Vico è esposta nella vetrina 6. La seconda sala è invece dedicata all’età del bronzo e quindi ai materiali rinvenuti negli scavi del Castiglione.I reperti della colonia greca di Pithecusa sono invece esposti nella sala 3 e 5 : di particolare rilievo gli oggetti del periodo egizio (scarabei, sigilli, corredi funebri etc.).Si segnalano, per particolare importanza, il Cratere del Naufragio di stile tardo geometrico della fine dell’VIII sec. A. C. e la famosa Coppa di Nestore. Nella sala 6 e 7 i reperti databili dal VI al IV secolo a. C. Espressive le ceramiche attiche che sono realizzate con una tecnica notevolmente superiore a quella precedente. Nella sala 8 i reperti di Pithecusa in età ellenistica: piatti, testine femminili che illustrano anche le acconciature dell’epoca, busti e anfore. La sala 9 dedicata al periodo romano e ai reperti degli scavi subacquei di Aenaria. Di particolare bellezza il rilievo votivo in marmo del Santuario delle Ninfe, ritrovato presso la fonte di Nitrosi a Barano.