L'ISOLA D'ISCHIA
In passato già conosciuta come il Giardino d’Europa, l’isola è andata assumendo un posto sempre più di rilievo tra le stazioni di turismo d’Italia e d’Europa. Qualsiasi località turistica col tempo è andata affermandosi e con ciò ha fatto propria una peculiarità, una specie di carta d’identità; ma ciò non è valso per Ischia, poiché essa è la terra dove i contrasti sono all’ordine del giorno; la terra dove non esiste nulla di scontato, dalla natura diversa a palmo a palmo, alle opere dell’uomo; da ciò che il turista và ricercandovi, al modo in cui vive la gente del posto; è solo così che possono trovare spiegazione la quiete dei boschi e il vento soffice sulla sommità delle colline, contrastati dall’aria salmastra e dal sapore di alghe che si respira in riva al mare; è solo che si può spiegare come possono coesistere villaggi genuini e singolari , con centri quasi metropolitani; è così che si comprende perché vivono in un connubio perfetto le antiche case di pietra spalla a spalla con modernissime ed efficiente ville; è per questa ragione che ad Ischia viene sia il turista che vuole trovare relax e riposo, sia il turista che vuole divertirsi e tirar tardi la sera. Ma anche la gente di Ischia è un contrasto: il vignaiolo e il pescatore non stonano in un mondo di imprenditori, banchieri e intellettuali. Lasciatosi alle spalle le grandi bellezze del Golfo, Posillipo, Marechiaro, il Vesuvio, Sorrento, il turista s’imbatte in un’isola tutta verdeggiante, appuntatesi nelle sue due principali formazioni, l’Epomeo e Monte Vezzi: è ISCHIA!
E’la più grande del Golfo di Napoli, si estende per una superficie di 47 km ed ha un perimetro 18 miglia. L’isola d’Ischia dista circa 18 miglia da Napoli e da Capri; 11 da Pozzuoli; 4,6 da Procida. Ha una popolazione di 60.000 abitanti che, nel periodo estivo, si arricchisce di oltre 500.000 presenze.
Amministrativamente l’isola si divide in sei Comuni: Ischia, Casamicciola Terme, Lacco Ameno, Forio d’Ischia, Serrara Fontana, Barano d’Ischia. L’isola ha forma rotondeggiante, come un cono a base ovoidale, il cui vertice è costituito dalla vetta del Monte Epomeo dell’altezza di 789 mt. Ogni turista dovrebbe perlomeno fare un giro dell’isola per terra, ma chi può non manchi di farlo anche per mare e non tralasci escursioni al Castello, all’Epomeo, a S.Angelo; non si privi della gioia di esplorare colli, piani, grotte e cave, pronti a metterlo davanti a visuali nuove ed esaltanti; non dimentichi di soffermarsi in vicoli e davanti a chiese, che stanno lì, per offrirgli in bella armonia le stupende linee di un’architettura mediterranea, dagli influssi arabi, elaborate dalla mano geniale del “mastro”.
L’isola d’Ischia, per chi viene dal Continente, si presenta non come al solito grande scoglio brullo in mezzo al mare, ma come una visione da sogno, come una grande nave imbandierata a festa, le cui fiancate, gli oblò, le sartie, gli alberi e tutte le componenti, si presentano incredibilmente verdeggianti.
Anche le cime dei piccolissimi scogli, lungo la costa, si presentano abbellite dal verde. Il verde alberga perfino nelle pietre, nel famoso tufo verde della zona di Forio d’Ischia delle cui pietre sono composte le bellissime ed originalissime “PARRACINE”(muri a secco) che adornano le dense macchie verdi dei vigneti. Il verde tuttavia non nasconde la bella accidentata natura del terreno; la sua orografia, infatti, si presenta molto varia manifestandosi in montagne, colli isolati, in promontori maestosi, in pendii, pianori, dossi, tutte strutture che si possono facilmente notare dalla magnifica terrazza del “Soccorso” in Forio d’Ischia, da cui il Monte Epomeo si manifesta in tutta la sua impareggiabile bellezza.
Nel verde chiaro-trasparente dei vigneti, nel verde azzurrognolo degli uliveti, nel verde scuro degli agrumeti, s’intarsia il bianco calce delle case isolane che dona allo scenario il tocco magico della presenza dell’uomo. Gli abitati isolani, di rara bellezza, sono essenzialmente in stile mediterraneo, in quello stile cioè che caratterizza le costruzioni con i tetti a terrazze e a volte, abbellite da molti archi, delicatamente colorate di bianco, rosa pallido o giallo di Napoli, il tutto bene inserito nel verde dei campi e sotto un cielo sempre terso e celeste. I centri urbani dell’isola d’Ischia sono incredibilmente uguali e diversi; ad ogni svolta un nuovo scenario, una nuova visione, un nuovo quadretto pittorico. Tutto sembra certamente messo lì per creare una nuova opera d’arte ed invece è stato il puro e naturale prodotto dell’uomo semplice che ha cercato nel tempo di costruirsi una casa, un tetto per coprirsi la testa, dopo il laborioso lavoro dei campi e del mare.
Già, il mare! Il mare azzurro, limpido che ancora nella sua purezza circonda la bella isola d’Ischia!
Acqua, fuoco, aria e terra, le quattro radici di Empedocle, si ritrovano qui nell’isola d’Ischia, dove, sotto un cielo eternamente celeste, in mezzo ad un mare che è ancora azzurro, vi è una terra incredi-
Bilmente bella, che si regge a galla per il fuoco del suo Vulcano in quiescenza, l’Epomeo, che si
Appalesa vivo attraverso le sue tante fumarole, le acque termominerali che pullulano in ogni plaga, in ogni angolo. Certamente le bellezze della natura sono visibili se la mano dell’uomo le sa accarezzare, le sa costruire, le sa valorizzare.
Alle semplici essenziali casette antiche, si sono aggiunte moderne villette che, bisogna riconoscere,
dandone merito agli architetti e costruttori, bene si inseriscono nel panorama isolano, anzi lo completano di quel giusto pizzico di moderno da non far apparire il tutto antico, stantio e tetro, come alcuni paesi medievali.
Ma le sue bellezze naturali non si esauriscono nei panorami.
Le rade, le insenature, le comode spiagge, i porti, l’alta roccia lungo le coste, la vegetazione, la varietà delle piante esotiche, le pinete, la miriade di fiori variopinti, dal mare al monte fanno pensare che se nel mondo l’Italia è tra i paesi più belli, in Italia Ischia è tra le isole più belle.