Sorgenti Termali Ischia
Cento e più sorgenti o polle d'acqua, fredde e calde, a diverso grado di mineralizzazione, aveva rinvenuto sul territorio isolano e classificato in un suo lavoro, malauguratamente non edito, il cav. prof. Francesco Iovene, ottimo matematico e grande esperto di scienze naturali, autore, tra l'altro, di un aureo libretto, "Flora e fauna nel dialetto ischitano" (Liguori, Napoli, 1964), che non dovrebbe mancare in alcuna casa isolana. Cento e più sorgenti in un territorio poco più vasto di 46 kmq. Al loro alto numero non corrisponde però adeguata abbondanza di acque, giacché in molti casi si tratta di polle assai modeste nella portata e, per di più, parecchie sono inglobate in ville private. Ma, per un attimo, cediamo la parola all'esperto: «Le sorgenti che scaturiscono ad altitudine superiori ai m.400 sono tutte fredde e potabili; quelle tra i 400 e i 100 metri sono generalmente semiminerali e sub-termali; quelle tra i 100 metri e il livello del mare sono minerali, termali e ipertermali. Non mancano però delle sorgenti fredde anche a questo livello, poiché la termalizzazione di esse è data dalla loro distanza dai focolai termici» (M. Caccioppoli). Vale la pena di indicare le più importanti tra quelle che danno acqua potabile, ricordando a chi legge che le sorgenti termali e ipertermali, invece, sono tante e rinomate (praticamente ogni albergo isolano ha captato la sua vena...aurifera) e danno grande giovamento a chi ha problemi fisici. Acqua potabile, dunque. A circa 450 m. di altezza rampolla la più elevata sorgente dell'isola, quella di Buceto, che alimenta fontanini a Fiaiano e ad Ischia e fornisce un'acqua fresca ottima. Acque potabili e gradevoli forniscono anche le sorgenti di Pezza Piana a Panza, di S. Ciro al Ciglio, di Piellero a Forio, della Fontana, dell'Ervaniello e del Pozzale a Casamicciola, per non parlare di tante altre che di acqua ne danno poca ma buona. Qualche cenno in più meritano le acque delle sorgenti di Nitrodi e di Olmitello. Quest'ultima, che sgorga a 26-27 gradi nell'omonimo vallone a qualche centinaio di metri dalla spiaggia dei Maronti, è stata per un certo periodo di tempo usata per produrre sali minerali venduti in farmacia. Si tratta di un modestissimo ma preziosissimo rigagnolo di acqua minerale (bicarbonato - solfato - alcalina) che favorisce la diuresi, migliora la digestione, stimola la funzionalità epatica, ha spiccate proprietà antiuriche ed effetti positivi nelle gastriti e gastroduodeniti. L'acqua di Nitrodi (bicarbonato - solfato - alcalina - e alcalino-terrosa), che scaturisce a 27-28 gradi nei pressi della frazione di Buonopane (dove, tra l'altro, è custodita l'antichissima e splendida danza della 'Ndrezzata), ha le medesime prerogative dell'acqua di Olmitello; in più agisce in modo mirabile su piaghe e ferite infette, rinnovando i tessuti e favorendo il processo di guarigione. Come se non bastasse quest'acqua ha avuto grande fama nell'antichità, come attestano i rilievi marmorei ritrovati verso la metà del '700 in prossimità della fonte e ora conservati nel Museo Nazionale di Napoli: essi risalgono all'epoca che va dal I sec. a.C. al III sec. d.C. e recano scritte di ringraziamento, in latino e addirittura in greco, ad Apollo e alle Ninfe Nitrodi per l'ottenuta guarigione. Acque miracolose, che chi viene ad Ischia non può né deve trascurare!