ischia - PRESENTAZIONE DEL THOR
Il primo avvenimento riguarda proprio il trattamento dei rifiuti, la cui risoluzione sta spazzando via tutti i sacrifici fatti dai nostri avi, per far si che la nostra Isola diventasse una meta turistica famosa nel mondo intero. Il Comitato Cittadino dell’Isola d’Ischia, presieduto dalla dottoressa Nadia de Siano, ha organizzato questo interessantissimo incontro nel Centro Polifunzionale di Forio, a cui ha preso parte tantissima gente, tra i quali amministratori locali, operatori turistici e di categoria. La presentazione, di quella che è stata definita la “terza via per il recupero dei rifiuti solidi urbani”, sintetizzati da un acronimo, Thor(Total House Waste Recycling), consiste nella raffinazione del rifiuto solido urbano, finalizzata al recupero di materie prime ed energia. Tutto il procedimento ci è stato illustrato in modo chiarissimo dal geologo (e non ingegnere) Paolo Plescia, quanto mai competente ed esaustivo. Tengo a precisare la sua professione, in quanto sulla nostra Isola, dei geologi non ci dobbiamo ricordare solamente in caso di qualche disastro, ma possibilmente interpellarli prima evitando che succedano. Non sto qui a dilungarmi sul contenuto, peraltro già esposto in due precedenti articoli apparsi sul nostro giornale, ma volevo cogliere l’occasione per portare il mio piccolo contributo alla risoluzione (definitiva) del problema rifiuti. Il Plescia ci spiegava che l’impianto con metotologia Thor ha bisogno di uno spazio di circa 200 mq., risultando utilissimo per piccole comunità. A questo punto ho pensato che la mia idea che comportava l’installazione di piccoli termovalorizzatori nei tanti depositi di materiali edili sparsi sulla nostra Isola, potesse realizzarsi più facilmente, in quanto i termovalorizzatori, quando si riescono a fare, sono di grandi dimensioni, e per grandi bacini di utenze, per essere remunerativi. Uno o più impianti Thor potrebbe fare proprio al nostro caso, semmai combinandoli con un altro sistema, tipo trattamento meccanico biologico, solamente per la frazione umida ed il Thor per tutti gli altri, aumentando lo sfruttamento dal punto di vista strettamente economico, ma soprattutto, inutile sottolinearlo, risolvendo il problema Rsu definitivamente ed in loco, in modo autonomo, senza essere soggetti al continente. Ci sarebbe anche l’opportunità di sistemare l’impianto Thor su una nave, ricalcando in parte l’idea del Sen.Lauro. Per quanto mi riguarda, resta una delle migliori idee praticabili, sia dal punto di vista economico, si parla di circa 2 milioni di euro ogni impianto, sia dal punto di vista dei tempi di realizzazione, che non supererebbero, mi è parso di capire, i tre mesi ad impianto operativo. Qualcosa incomincia a muoversi, come vedete, anche se resto dell’idea, che poi si è ulteriormente rinforzata alla luce degli ultimi tragici avvenimenti, che se continuiamo a rimetterci nelle mani dei politici, dei nostri politici, vedo prospettive che si intrecciano con tanti profeti e con tempi biblici. E’ venuto il momento di mettere in chiaro una volta e per tutte, evidenziando con i fatti, che la differente velocità del privato va premiata, semmai appoggiata dal pubblico nel finanziare le opere nella giusta misura. I privati, sia per la snellezza dell’organizzazione, che dal punto di vista della reattività e creatività, sono capaci di superare in tempi brevi, le lungaggini burocratiche, che la fanno da padrone nel pubblico. Questo è un aspetto che va sottolineato, in quanto i privati vanno aiutati ed assistiti sotto varie forme, che vanno dall’abolizione della burocrazia, alla detassazione, all’intercettazione dei flussi finanziari atti a mettere in moto dei processi virtuosi, che portino alla risoluzione , nel più breve tempo possibile, di problemi di enorme portata, che se non risolti in tempo breve, ci vedranno soccombere tutti insieme. Abbiamo davanti a noi un profondo baratro che dobbiamo evitare a tutti i costi.