ischia - la casa di tutti
Sabato 9 febbraio, con l’inaugurazione della “ Casa di Tutti”, sulla Marina di Forio, in un sito incantevole, proprio sul Porto. Anche questo avvenimento ha la connotazione della Terza Via, ma in questo caso, dal punto di vista socio-politico. Un modo nuovo di vedere la politica dalla parte del cittadino, ponendo fine , dopo troppi anni, ad un vecchio modo di fare politica , gestendo la cosa pubblica con metodi feudali, asservendo la gente a ricattucci e obblighi non dovuti. Un modo nuovo di fare politica, invertendo la prospettiva, cioè vista dal governato e non come governante, tagliando un cordone ombelicale marcio che ci tiene ancora legati ad una madre vecchia e non più operativa da troppo tempo. La Casa di Tutti, ci diceva Vito Iacono, vuole essere un posto, non solo fisico, dove si vuole andare a capire veramente i bisogni chiari, ineccepibili, di concittadini stanchi di essere dimenticati e lasciati crescere in un vortice di falsi obbiettivi, dove la gente nasce già vecchia, rischiando di morire di tranquillità, tanta è la voglia di non voler cambiare. Vuole essere, questa terza via, la casa sicura, delle donne, delle opportunità, delle famiglie, dei giovani, dei cittadini responsabili, dei diritti, dei bambini; di tutti insomma. Un luogo dove vedersi tutti i giorni, preferibilmente non solamente quelli che precedono gli avvenimenti elettorali. Un luogo dove parlare del quotidiano, dove poter fare politica nuova, anzi una politica vecchia, dove il cittadino si riappropri del proprio spazio, delle proprie idee, della propria identità, confrontandole e sviluppandole con quelle dei suoi vicini di banco, facendo, come si dice, sistema. Si deve restaurare un meccanismo virtuoso, che spazzi via la logica degli schematismi individualisti, che tanto danno apportano al tessuto sociale, inteso come vita da trascorrere gomito a gomito, in modo semplice, spartano, a pane e pomodoro, con qualche spezia nostrana. Nient’altro.