L E O R I G I N I D E L L ' I S O L A D' I S C H I A
Venne variamente chiamata Inanime, Pitecusa, Aenaria, Iscla, Ischia, ma la sua etimologia più accreditata resta quella di “isola”. Secondo i racconti mitologici degli antichi Greci, nelle profondità
Della terra, al di sotto del Monte Epomeo, giaceva incatenato Tifeo, che osò sfidare Giove, il Dio di tutti gli Dei. Furono i suoi continui e rabbiosi tentativi di liberarsi che causavano enormi sconvolgimenti sulla terra di Ischia: giganteschi massi scagliati tutt’intorno, continui terremoti che scuotevano fortemente la terra; fuoco e lava che fuoriusciva da tutti i punti; devastanti terremoti! A
Causa della bizzarria di questo mostruoso essere, si spiegherebbero eventi altrettanto sconcertanti: come spiegare altrimenti un lago formato da un antico cratere sprofondato, e ritrovamenti di fossili delle profondità marine a oltre 600 metri di altezza? Ma se vogliamo soddisfare la nostra sete di sapere, e mettiamo da parte il mito, dobbiamo rifarci ai moderni geologi, i quali sono propensi a credere che in epoca remota, da una frattura, sia venuta fuori una immensa massa di tufo, tale da coprire tutta la zona, compresi i Campi Flegrei, e che successivi moti tettonici abbiano fratturato e sollevato questo tufo fino a formare la vetta maggiore dell’isola d’Ischia: l’Epomeo. Numerosi eruzioni tutt’intorno ne hanno completato la morfologia. Alcune di queste eruzioni, per la viscosità dei loro prodotti, hanno costituito delle cupole di ristagno, e sono queste a dare all’isola un aspetto vario e bello: il Castello, S.Angelo, il Montagnone, la spina di Monte Tabor, il dosso della Sparaina, Monte Vico e Cavallaro.
Ischia è, quindi, figlia del fuoco.
Numerosissimi sono i crateri sparsi per tutta l’isola, ed alcuni anche sotto il mare. Monte Nuovo, Trippodi, Rotaro, Corbo e Vezzi, oltre ad essere alcuni dei più importanti rilievi montuosi, sono tra i più importanti vulcani.
Tutt’ora Ischia si trova su una zolla ancora attiva, ma l’attività si è limitata alle sole fumarole, sorgenti termali, e ad un lentissimo fenomeno di bradisismo. Materiali lavici sono presenti su tutto il territorio, sabbie di pomice, tufi e lave messi lì a testimoniare la ricchezza dei fenomeni eruttivi