Le parracine rappresentano un’antica arte costruttiva che ha caratterizzato la storia dell’isola d’Ischia. Realizzati con pietre di tufo verde, questi muri a secco venivano eretti per proteggere i terrazzamenti dove nasceva e cresceva l’uva ischitana, il tesoro più antico dell’isola.
La tecnica delle parracine sembra essere stata introdotta dagli antichi coloni greci che, dopo aver fondato la colonia di Pithecusae, hanno contribuito alla diffusione della viticoltura sull’isola. Ancora oggi, soprattutto nella parte alta dell’isola, è possibile ammirare questi suggestivi muri a secco, che rappresentano un’importante testimonianza dell’architettura rurale ischitana.
Oltre a rappresentare un’opera di grande maestria tecnica, le parracine costituiscono un vero e proprio bassorilievo, in cui è possibile leggere i pensieri dei contadini, gli animali e i costumi dell’isola. Al tramonto, quando il sole illumina le facciate e gli interstizi creano delle ombre particolari, le parracine si trasformano in vere e proprie opere d’arte, capaci di raccontare la vita e i costumi dell’isola.
Le parracine sono state utilizzate anche per la costruzione di piccoli rifugi, piccole capanne di pietra utilizzate dai contadini durante i periodi di lavorazione della vigna.
Oggi le parracine rappresentano un patrimonio culturale e paesaggistico dell’isola d’Ischia e sono state inserite nel circuito delle camminate naturalistiche. Lungo i sentieri dell’isola è possibile ammirare questi affascinanti muri di pietra verde, a volte coperti di muschi e di piccole piante, che si snodano tra i vigneti e gli uliveti.
Visitare le parracine di Ischia significa anche scoprire la storia e la cultura dell’isola, immersi in una natura rigogliosa e incontaminata.
Se state programmando una visita all’isola d’Ischia, non dimenticate di includere una passeggiata tra le parracine tra le vostre attività: una vera e propria esperienza a contatto con la natura e la storia dell’isola.